GREEN PASS: USCIAMO DALL’EQUIVOCO

Per green pass si intende un certificato digitale che serve a testimoniare una delle seguenti condizioni: la vaccinazione anti-Covid, la guarigione dal Covid, l’esito negativo a un tampone antigenico o molecolare. Il certificato vaccinale in sé risulta valido parzialmente in quanto chi è vaccinato può comunque contrarre il virus ed essere contagioso per gli altri. Il modo più sicuro per certificare una negatività è fare un tampone antigenico o molecolare.
Nello spettacolo dal vivo e nell’audiovisivo, laddove esistono condizioni in cui per compiere il proprio lavoro gli interpreti devono agire in deroga al distanziamento sociale e all’uso della mascherina, c’è il dovere di fare tamponi a tutte le attrici e gli attori. Essere in possesso del certificato vaccinale non può esonerare per nessuna ragione i datori di lavoro a far somministrare tamponi agli interpreti. Su questo non c’è ambiguità. Esiste un protocollo di sicurezza garantito dal Ministero della Salute e che noi di Unita abbiamo controfirmato che conferma esattamente quanto detto sopra.
Se qualcuno fosse vittima di un comportamento scorretto da parte dei datori di lavoro o anche solo a conoscenza di cattive pratiche che si stanno perpetrando (a danno sempre dei lavoratori) siete pregati di scrivere a unitasegreteria@gmail.com. Lavoriamo per mantenere la più alta sicurezza sui posti di lavoro e scongiuriamo qualsiasi ombra di discriminazione. Qualora dovesse entrare in vigore un qualsivoglia obbligo di green pass per il settore privato, Unita sostiene fermamente che i costi dei tamponi debbano essere a carico dei datori di lavoro.

PROTOCOLLO DI SICUREZZA SANITARIA: IMPORTANTE AGGIORNAMENTO

In seguito a settimane di lavoro e confronto con le sigle dei produttori, siamo finalmente giunti alla redazione comune di un protocollo condiviso per la tutela dei lavoratori del settore cine-audiovisivo. Si è trattato di un percorso molto impegnativo, che ha preso il via dalla nostra iniziale insoddisfazione nell’aver verificato che le istanze da noi avanzate in merito erano state prese in considerazione solo marginalmente.

La nostra determinata reazione, resa forte e solida dal vostro concreto supporto, ha fatto in modo di riaprire il tavolo di confronto per inserire nel documento ciò che ritenevamo importante nell’ottica di una reale tutela dei lavoratori e delle lavoratrici, garantendo così il più possibile il diritto alla salute degli interpreti e di coloro che prestano la loro opera professionale all’interno delle varie produzioni.

Siamo in attesa della definitiva approvazione da parte del Ministero e, una volta arrivata, saremo felici di condividere con tutte e tutti voi il testo del protocollo. Non è stato semplice giungere a questa conclusione. Abbiamo affrontato a più riprese incomprensibili reticenze e difficoltà contando esclusivamente sulla forza di Unita, che solo voi avete saputo rendere ‘non trascurabile’. Questo ci rende ancora più orgogliosi e possiamo dire che si tratta di una firma la cui importanza va oltre il protocollo, poichè è il primo documento con il quale Unita viene ufficialmente riconosciuta come associazione di categoria: un punto di svolta che segna una tappa storica del nostro percorso di vita e che costituirà un essenziale precedente nelle future interlocuzioni istituzionali.

Come sempre, il nostro grazie va a voi, perché senza il vostro contributo sarebbe stato impossibile raggiungere questo grande traguardo.

RINNOVO TESSERE E NUOVE ISCRIZIONI: PIÙ SIAMO PIÙ CONTIAMO!

Ormai, dopo un anno, sono in molti a saperlo: UNITA non è più un sogno di una manciata di idealisti ma ha già un suo pezzo di Storia. Partiti con 111 soci fondatori, al termine del primo anno siamo diventati più di 1200 interpreti associati: un patrimonio di attrici e di attori di cui vogliamo continuare a prenderci cura perché possa crescere sempre di più all’interno del nostro settore UNA COSCIENZA DI CATEGORIA, una reale e sempre maggiore consapevolezza dei nostri doveri e dei nostri diritti.

 

E’ STATA LA CRESCITA COSTANTE DEI NOSTRI ASSOCIATI LA NOSTRA FORZA, ciò che ci ha consentito di realizzare tutte le cose fatte. Ma per le vecchie e per le nuove battaglie che ci aspettano dobbiamo essere sempre di più, perché come abbiamo ormai verificato in questo primo lungo tratto di strada, davvero:

PIÙ SIAMO PIÙ CONTIAMO!

Abbiamo pensato per questo, all’inizio di questo secondo anno di vita di UNITA, di venire maggiormente incontro alle esigenze dei nostri associati, vecchi e nuovi, ripensando delle nuove QUOTE ASSOCIATIVE, in vigore da oggi.

Ci saranno QUATTRO (non più solo due) FASCE DI REDDITO, in modo che ciascuno possa dare al momento dell’iscrizione una quota ancor più proporzionata rispetto ai propri guadagni del 2020. Ricordiamo che abbiamo scelto sin dallo scorso anno di richiedere a chi si iscrive di AUTOCERTIFICARE la propria fascia di reddito, in linea con la scelta di mettere come PRIMO ARTICOLO del nostro Codice Etico IL PRINCIPIO DELLA RESPONSABILITÀ.

Ricordiamo che la TESSERA DI UNITA ha una validità di 12 MESI. I SOCI FONDATORI, i primi ad essersi iscritti, dovranno dunque rinnovare la propria tessera in questi giorni. TUTTI GLI ALTRI ASSOCIATI, a partire dai primi, riceveranno da Unita una mail che ricorderà loro il momento del rinnovo in prossimità della scadenza della propria tessera. I NUOVI ASSOCIATI potranno iscriversi, a partire da oggi, in qualsiasi momento.

VI ASPETTIAMO!

IL NUOVO CONSIGLIO DIRETTIVO DI UNITA

Con lo scrutinio avvenuto ieri si sono concluse le elezioni per il rinnovo del Consiglio Direttivo di UNITA. Grazie a coloro che hanno voluto dare il loro contributo a questo momento fondamentale per la vita della nostra associazione!
La nuova squadra è pronta per affrontare le sfide del futuro, forte delle fondamenta poste e del sostegno che tutte e tutti non hanno mai fatto mancare in questo primo anno di attività.
 
Questi i risultati elettorali dei 15 candidati scaturiti dalle 267 schede di votazione scrutinate:
Puccini Vittoria: 169 voti ottenuti
Sacchi Fabrizia: 168 voti ottenuti
Gifuni Fabrizio: 159 voti ottenuti
Calabresi Paolo: 153 voti ottenuti
Scherini Stefano: 133 voti ottenuti
Calzone Maria Pia: 114 voti ottenuti
Sermonti Pietro: 110 voti ottenuti
Rossini Francesco detto Bolo: 105 voti ottenuti
Trabacchi Thomas: 104 voti ottenuti
De Martini Francesca Romana: 83 voti ottenuti
Benedetta Mia: 82 voti ottenuti
Checcacci Fabrizio: 71 voti ottenuti
Marchetti Chiara: 66 voti ottenuti
Biscione Francesco: 60 voti ottenuti
Pannozzo Giovanni: 8 voti ottenuti.

In considerazione di quanto appena riportato, risultano eletti nel Consiglio Direttivo dell’Associazione:

Puccini Vittoria
Sacchi Fabrizia
Gifuni Fabrizio
Calabresi Paolo
Scherini Stefano
Calzone Maria Pia
Sermonti Pietro
Rossini Francesco detto Bolo
Trabacchi Thomas
De Martini Francesca Romana
Benedetta Mia.

Con il nuovo Direttivo già in carica e pronto a partire, esprimiamo gratitudine per il lavoro, la passione, l’impegno dei consiglieri uscenti Marco Bonini, Giorgia Cardaci, Massimiliano Gallo e Giorgio Marchesi. Un grazie sincero anche a Fabrizio Checcacci, Chiara Marchetti, Francesco Biscione e Giovanni Pannozzo, che partecipando alle elezioni hanno voluto esporsi e mettersi in gioco per il bene di UNITA, e alla Commissione Elettorale per il lavoro di supporto garantito.

Viva UNITA!

ELEZIONI CONSIGLIO DIRETTIVO DI UNITA 2 E 3 LUGLIO: SCHEDA ELETTORALE E ISTRUZIONI PER IL VOTO

Dalle ore 08:00 del 2 luglio alle ore 22 del 3 luglio si terranno le elezioni per il rinnovo del Consiglio Direttivo di UNITA.
Troverete in allegato a questa news la scheda elettorale. Si tratta di un momento di partecipazione collettiva di grande importanza, poichè determinerà la composizione del consiglio in vista delle difficili sfide che ci attendono. Nella scheda elettorale, come potrete vedere, sono riportati in ordine alfabetico i nomi dei 15 candidati.
ISTRUZIONI PER IL VOTO: 
 
– Possono votare le/gli associate/i iscritte/i ad Unita entro il 31.12.2020.
 
– Sarà possibile votare dalle ore 08:00 del 2 luglio alle ore 22:00 del 3 luglio 2021
 
– La scheda elettorale può essere votata digitalmente oppure può essere stampata, votata a mano e poi scansionata/fotografata.
 
– Per votare, basterà esprimere la propria preferenza apponendo una X nello spazio per il voto corrispondente al candidato o ai candidati per cui si intende votare.
 
– Ogni elettore potrà esprimere sulla stessa scheda un numero di preferenze da 1 a 11 (vale a dire la composizione numerica del Consiglio Direttivo).
 
– Non è possibile votare più volte lo stesso candidato, le schede elettorali con più di 11 preferenze saranno annullate.
 
– Ogni segno diverso dalla X posto in qualunque altro spazio della scheda, ogni manomissione grafica della stessa, comporteranno l’annullamento del voto.
 
IMPORTANTISSIMO:
 
– La scheda elettorale votata dovrà essere inviata ESCLUSIVAMENTE  all’indirizzo mail unitaelezioni2021@gmail.comOgni invio effettuato ad altro indirizzo mail non sarà preso in considerazione.
 
– La scheda elettorale dovrà essere inviata dall’indirizzo mail fornito all’associazione al momento dell’iscrizione. In caso di indirizzo mail differente da quello comunicato, bisognerà allegare oltre alla scheda anche la copia di un documento di riconoscimento in corso di validità.
 
– Le schede elettorali inviate dopo la chiusura delle votazioni (le 22:00 del 3 luglio) non saranno prese in considerazione.
 
– Come già evidenziato nel decreto di indizione emesso, lo scrutinio avverrà il 4 luglio 2021 nel corso di un’assemblea convocata in seconda convocazione alle ore 16:00, per la quale invieremo nei prossimi giorni ogni informazione per il collegamento.
Buon voto, viva UNITA!

SCHEDA ELETTORALE

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LA LETTERA APERTA SULLA SITUAZIONE ATTUALE DELLO SPETTACOLO DAL VIVO E DELL’AUDIOVISIVO

Troverete in allegato a questo articolo la lettera aperta, pubblicata integralmente anche dal sito web di Repubblica al link https://www.repubblica.it/spettacoli/teatro-danza/2021/06/24/news/lettera_unita_lavoratori_spettacolo-307380918/
 che il direttivo ha scritto in questi giorni e che diverse sigle hanno sottoscritto con convinta partecipazione (cosa che ci ha fatto enormemente piacere, considerato che in passato non sempre si era riusciti a perseguire quella volontà unitaria che la nostra associazione ha inscritto nel proprio nome fin dalla fondazione).
Abbiamo deciso in questi giorni di affrontare un po’ di temi che fotografassero in maniera sintetica il punto in cui siamo e la nostra volontà di collaborare, sempre dimostrata alle Istituzioni di ogni livello (ministeri, sigle datoriali, nello spettacolo dal vivo e nell’audiovisivo) per migliorare diritti tutele con uno sguardo rinnovato sul mondo dello spettacolo. Un punto da cui ripartire che offriamo ai nostri soci, al futuro direttivo e all’opinione pubblica.
Senza fare sconti ma sempre aperti, come sempre siamo stati, al confronto e al miglioramento.

LETTERA APERTA

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ELEZIONI PER IL RINNOVO DEL CONSIGLIO DIRETTIVO DI UNITA: L’ELENCO DEI CANDIDATI

In vista delle elezioni del prossimo 2 e 3 luglio per il rinnovo del Consiglio Direttivo dell’Associazione Unita (potete leggere il decreto di indizione a questo link: https://www.associazioneunita.it/elezioni-per-il-rinnovo-del-consiglio-direttivo-di-unita/), comunichiamo l’elenco in ordine alfabetico dei 15 soci che hanno regolarmente inviato la loro domanda di candidatura, approvata dalla Commissione Elettorale (formata dai soci fondatori Marco Bonini, Andrea Bosca, Francesca Cavallin, Simone Colombari, Anna Ferzetti, Giorgio Marchesi). Troverete in allegato le informazioni relative ad ogni singolo candidato, relativamente al proprio curriculum e al messaggio che hanno voluto indirizzare ai soci elettori.
ELENCO DEI CANDIDATI ALLE ELEZIONI PER IL RINNOVO DEL CONSIGLIO DIRETTIVO DELL’ASSOCIAZIONE UNITA (2 E 3 LUGLIO 2021):
Mia Benedetta
Francesco Biscione
Paolo Calabresi
Maria Pia Calzone
Fabrizio Checcacci
Francesca Romana De Martini
Fabrizio Gifuni
Chiara Marchetti
Giovanni Pannozzo
Vittoria Puccini
Francesco Bolo Rossini
Fabrizia Sacchi
Stefano Scherini
Pietro Sermonti
Thomas Trabacchi

01 MIA BENEDETTA

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02 FRANCESCO BISCIONE

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03 PAOLO CALABRESI

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04 MARIA PIA CALZONE

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05 FABRIZIO CHECCACCI

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06 FRANCESCA ROMANA DE MARTINI

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07 FABRIZIO GIFUNI

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08 CHIARA MARCHETTI

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09 GIOVANNI PANNOZZO

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10 VITTORIA PUCCINI

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11 FRANCESCO BOLO ROSSINI

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12 FABRIZIA SACCHI

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13 STEFANO SCHERINI

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14 PIETRO SERMONTI

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15 THOMAS TRABACCHI

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9 GIUGNO 2020 / 9 GIUGNO 2021: UN ANNO DI UNITA

Si dice spesso che fare una cosa e non comunicarla è come non averla fatta. Un presunto dogma figlio dei tempi moderni a cui molti si affidano nell’ambito delle loro attività. E allora, carissimi associati, vediamo se riusciamo in qualche modo a sintetizzarlo questo primo anno di UNITA.

In questi dodici mesi, il primo Direttivo eletto dell’Associazione, che ha traghettato la nostra barca in questo primo lungo tratto di mare, ha lavorato incessantemente per gli obiettivi comuni della nostra categoria, riuscendo ad acquistare in breve tempo un ruolo centrale, niente affatto scontato, tanto nei rapporti con l’intero comparto dei lavoratori del nostro settore quanto nei principali rapporti con le Istituzioni.

Abbiamo cercato di mantenere un contatto costante con i nostri associati, che hanno regolarmente ricevuto i nostri aggiornamenti, partecipando al confronto e al dialogo – attraverso diverse centinaia di mail – e diventando parte integrante di iniziative pubbliche ideate e realizzate.

Dietro ogni decisione, dietro ogni risultato raggiunto e comunicato, c’è tuttavia una storia di incontri, programmi, progetti e trattative che hanno richiesto settimane e, in alcuni casi, mesi di lavoro. È stato un anno duro ma importante: la pandemia ci ha costretto e in parte ci costringe a vivere in una situazione di prolungata emergenza ma ciò non ci ha impedito di pianificare, parallelamente all’impegno per ottenere sostegni e tutele nell’immediato, una “road map” a medio termine per il raggiungimento dei nostri obiettivi fondamentali.

È il caso, ad esempio, del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del settore Audiovisivo o della grande battaglia sui cosiddetti Diritti connessi e sulle vecchie e nuove piattaforme audiovisive: mete su cui continueremo a lavorare senza distogliere lo sguardo ma che, necessariamente, prevedono delle tappe intermedie che richiedono tempi e gestioni delicate. L’elenco che potrete leggere di seguito – un elenco sommario che ci serve come promemoria – contiene molte delle iniziative intraprese dal Direttivo sia dal punto di vista emergenziale sia da quello programmatico: una lista che non può comprendere le fatiche, le telefonate, le lunghe riunioni, le stimolanti discussioni che ogni giorno abbiamo portato avanti, ma che aiuta a costruire un’idea di ciò che ci lasciamo alle spalle e ciò che ci attende domani.

L’elemento certo, tuttavia, è uno solo: sebbene la strada da percorrere sia ancora lunga, stavolta, a differenza del passato, un percorso chiaro è stato tracciato.

Partita con 111 soci fondatori, l’Associazione Unita nel corso di questi 12 mesi di lavoro ha più che decuplicato il numero dei suoi iscritti, arrivando a contare ad oggi più di 1200 soci. Una media di circa 100 iscritti al mese nel corso di questo primo incredibile anno.

Buon compleanno UNITA!

IL LAVORO DEL DIRETTIVO DI UNITA E DEI SUOI ASSOCIATI NEL PRIMO ANNO

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INVIATO AL MINISTRO DELLA CULTURA UN DOCUMENTO SUL TEMA DEI ‘DIRITTI CONNESSI’

A quasi un anno esatto dalla costituzione ufficiale di U.N.I.T.A. il Direttivo è felice di comunicare ai propri associati che è stato inviato al Ministro della Cultura Dario Franceschini un documento di primaria importanza relativo al tema dei cosiddetti “diritti connessi”, ovvero di quei compensi che derivano dallo sfruttamento di tutte le opere di cui gli artisti sono interpreti.

Abbiamo lavorato in questi mesi, con l’indispensabile ausilio di due bravissime consulenti esperte della materia, alla redazione di un primo documento contenente proposte concrete in sede di recepimento della direttiva europea sul copyright n. 790/2019, a cui il Governo è chiamato sulla base della Legge delega 22 aprile 2021, n.53. Su questo tema, come sapete, si gioca una delle grandi sfide che abbiamo davanti.

Affinché, come testualmente richiesto dalla direttiva europea, la remunerazione in tema di diritti connessi sia adeguata e proporzionata al reale sfruttamento delle opere, U.N.I.T.A. ha avanzato diverse proposte, che ci auguriamo vengano inserite nella legge: dall’obbligo per le piattaforme di fornire con trasparenza i dati relativi allo sfruttamento delle opere; all’obbligo di fornire tutti i ricavi generati da tali sfruttamenti; fino alla completa equiparazione, in tema di diritto connesso, delle riprese teatrali alle opere audiovisive.

U.N.I.T.A. intende con questo primo passo rendere tutti gli artisti – e non solo i propri associati – protagonisti di questa grande battaglia, nella convinzione che soltanto la consapevolezza dei propri diritti e il principio di responsabilità di ogni singolo interprete potranno portare a un autentico ripristino della legalità, soprattutto nei confronti di tutti quegli utilizzatori che fino ad oggi si sono di fatto sottratti ai loro obblighi in tema di diritto connesso.

U.N.I.T.A. , consapevole della responsabilità che gli deriva dalla fiducia dimostrata da più di 1200 interpreti fra i più rappresentativi dell’intero panorama italiano teatrale e cinematografico, intende ambiziosamente affrontare a viso aperto, forte delle proprie ragioni giuridiche, il rapporto con le grandi piattaforme dell’audiovisivo – da quelle nazionali ai grandi colossi internazionali – nella piena consapevolezza che il lungo periodo di pandemia ha accelerato esponenzialmente il loro processo di espansione sul mercato dell’audiovisivo, con conseguente sostanzioso aumento del loro volume d’affari e del loro potere contrattuale. Nostro obiettivo è al contempo quello di offrire un contributo concreto al lavoro portato avanti in questi anni autonomamente dalle collecting, che per loro missione costitutiva hanno l’obbligo di rispondere agli interessi dei loro iscritti.

IL REPORT DELL’INCONTRO CON I MINISTRI ORLANDO (LAVORO) E FRANCESCHINI (CULTURA)

In data 1 giugno 2021 i delegati di Unita, Francesco Bolo Rossini e Stefano Scherini, hanno incontrato i Ministri Andrea Orlando (Lavoro) e Dario Franceschini (Cultura) sul tema ammortizzatori. 

La call ha visto la partecipazione di alcune sigle (associazioni, registri e coordinamenti) che operano nel comparto artistico (attori, musicisti e autori), nonché di alcune sigle che si occupano di lavoratori del comparto tecnico e delle maestranze. Unita ha prodotto, congiuntamente ad altre realtà quali Amleta, Attrici e Attori Unit_, Facciamolaconta, Presìdi Culturali Permanenti, Regist_ a confronto, Registro di Categoria Attrici e Attori professionisti campani, un documento (che troverete in fondo all’articolo), con l’intento di sottolineare alcune criticità emerse dall’analisi del DL denominato “sostegni bis”, il recente provvedimento governativo che interessa la fase emergenziale nonché la prospettiva di ripresa del Paese. All’interno del decreto sono contenute misure riguardanti il settore spettacolo (in particolar modo negli articoli 66, 67, 68) che hanno lasciato perplessi e preoccupati i lavoratori del nostro comparto.

Dopo una premessa istituzionale che ci ha informato sull’opportunità di sfruttare al meglio il carattere emergenziale del DL e, quindi, di agganciare ad esso alcune misure e provvedimenti legati al nostro settore utilizzando la corsia preferenziale legata alla particolare procedura legislativa, abbiamo rappresentato ai ministri le nostre perplessità. La prima istanza che abbiamo ritenuto doveroso illustrare al legislatore è quella che riguarda la natura subordinata della nostra professione. È un percorso, questo, che abbiamo individuato da tempo e che intendiamo perseguire, di concerto con le altre realtà cofirmatarie del documento, per salvaguardare la maggiorparte dei diritti e delle tutele dei lavoratori del settore spettacolo che altrimenti risultano irraggiungibili in regime di autonomia. Il Ministro Orlando ha replicato che l’istituto del lavoro autonomo a partita iva non può essere espunto dai casi presenti nelle modalità riguardanti le professioni del nostro comparto per motivi di equità (nei confronti di altre professioni ugualmente intermittenti) e di sostenibilità economica. Non ritiene altresì possibile la creazione di una figura ibrida, che sia cioè considerata dipendente subordinata in termini di diritti e tutele ma che possa utilizzare in autonomia il regime fiscale della partita iva favorevole alle imprese che lo richiedono. Queste argomentazioni, che si contrappongono alla visione di natura subordinata del lavoro che proponiamo insieme alle altre sigle, sono spesso ricorrenti nei temi ministeriali, e rappresentano ostacoli giuridici importanti che continueremo a valutare.

Successivamente, dopo aver avuto la rassicurazione che gran parte delle misure mancanti in questo DL saranno affrontate in altri ambiti (legge delega e prossima legge di bilancio), abbiamo affrontato il tema delle giornate lavorative utili al conseguimento dell’anno contributivo. Il Professor Lorenzo Casini, Capo di Gabinetto del Ministero della Cultura, ci ha illustrato velocemente i cambiamenti apportati: si passa da 120 a 90 giornate (versate nel Fondo Pensioni Lavoratori Spettacolo), o, in alternativa a 60 (FPLS) + 30 in altra cassa, per vedersi riconosciuto l’anno contributivo ai fini pensionistici. Se non si dovessero raggiungere le soglie descritte, si può ottenere lo stesso riconoscimento con almeno 45gg versati per 10 anni o attraverso una dichiarazione reddituale di almeno euro 26810,16 all’anno (cifra che riteniamo eccessiva ed irraggiungibile per molti lavoratori).

Oltre a ciò, i ministri hanno illustrato la misura c.d. ALAS, una sorta di “disoccupazione per partite iva”, conseguibile attraverso alcuni parametri che ne permetterebbero l’accesso, ma che ci lascia insoddisfatti sia in termini di calcolo (incumulabilità con la Naspi) che, soprattutto, per ciò che concerne la filosofia che la anima: ancora un incentivo al lavoro autonomo. Queste misure ci lasciano estremamente perplessi e ci ripromettiamo di attivare l’iter parlamentare di conversione che prevede la possibilità di introdurre alcuni emendamenti prima della definitiva entrata in vigore.

Unita ha rappresentato con forza alcune preoccupazioni in merito a questi provvedimenti e intende continuare la sua azione propositiva e migliorativa della norma poiché ritiene che solo i lavoratori direttamente coinvolti nel processo produttivo culturale possano coadiuvare il legislatore nella sua funzione di ristrutturazione giuridico-economica del settore. Rimaniamo in attesa di conoscere i termini del dibattito riguardante alcune misure ancora mancanti e da venire, quali la discontinuità (il c.d. SET, la norma che prevede un’indennità di intermittenza che riteniamo assolutamente irricevibile), la destinazione del fondo unico per lo spettacolo (F.U.S.) e l’osservatorio sulle pratiche datoriali.

Siamo assiduamente presenti e forti del supporto di oltre 1200 associati, costantemente in crescita, che ci spingono senza sosta verso una riforma equa e moderna del nostro settore. Una riforma sempre più necessaria e imprescindibile, vista l’importanza che la Cultura avrà per il nostro Paese in una prospettiva di rinascita e conseguente modernizzazione della società.
A questo proposito Unita è già al lavoro su temi fondamentali quali i diritti di immagine e i diritti connessi relativi ai prodotti in audiovisivo e spettacolo dal vivo proposti dalle piattaforme, vera risorsa economica spettante per tutti i lavoratori (anche secondo le recenti normative europee), e intende posizionarsi con tutto il suo peso nelle prossime trattative per i contratti nazionali collettivi.

Per far sentire la voce dei lavoratori abbiamo bisogno del supporto di tutti. Più siamo, più contiamo!

Il Direttivo

Documento unitario per ministeri – incontro 1 giugno 2021

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